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La certificazione VIVA collante di un distretto sostenibile: l’approccio delle Terre del Cerrano

Pubblicata da Opera il 05/03/2018

Venerdì 13 febbraio a Pineto-Silvi (TE) si è tenuto il workshop Terre del Cerrano: un distretto sostenibile - AGRICOLTURA, PESCA ARTIGIANALE, MOBILITA’, TURISMO. È con questo workshop che il distretto Terre de Cerrano lancia il suo percorso di sostenibilità che si propone di partire proprio dal sistema di certificazione VIVA.

Raccogliamo la testimonianza del dr. Leone Cantarini, organizzatore del workshop, presidente dell’area Marina Protetta del Cerrano e consulente VIVA.

 

 L’area marina protetta Torre del Cerrano e l’oasi dei calanchi insistono sullo stesso territorio abruzzese in provincia di Teramo, la prima sulla costa e l’altra sulla collina retrostante. Nell'area marina è permessa l’attività di pesca artigianale mentre l’oasi è vocata a viticoltura, olivicoltura, allevamento e cerealicoltura. La consapevolezza e l’esigenza di proteggere e mantenere immutato l’ecosistema ci hanno spinto a stimolare un percorso che porti ad attivare un sistema di buone pratiche nelle produzioni dell’oasi e dell’area marina protetta, la cui qualità delle acque dipende da quella delle acque di terra. È nostro intento diventare distretto sostenibile certificato e lo vogliamo fare a partire dalla certificazione VIVA, poiché è una certificazione di sostenibilità che le aziende possono immediatamente implementare e, prima fra tutte, testimonia e garantisce l’attenzione verso l’ambiente e il territorio. Per stimolare l’adesione al progetto VIVA abbiamo invitato al workshop, in veste di testimone aziendale, l’ing. Marco Cremonini (azienda La Cedraia), che ha parlato dell’opportunità che una certificazione di sostenibilità come quella di VIVA rappresenta per un’azienda di produzione e trasformazione; il processo e gli obiettivi raggiungibili con una certificazione comune di sostenibilità sono stati inoltre discussi dal prof. Ettore Capri, che ha partecipato in via telematica. Al workshop erano presenti, oltre allo staff dell’area marina, i sindaci dei comuni, i produttori agricoli, gli operatori turistici locali, i consulenti VIVA locali e un ente certificatore. La risposta dei partecipanti è stata positiva e questo ci sprona a lavorare in questa direzione. Uno stimolo importante è giunto dagli operatori turistici, molti dei quali stanno seguendo un percorso che li sta portando ad abbracciare il turismo sostenibile: l’area marina è certificata con la carta europea del turismo sostenibile (CETS), i suoi lidi sono inoltre riconosciuti da “Ospitalità amica del parco” e “Lido amico del parco”, i cui disciplinari pongono particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità, anche per i prodotti enogastronomici proposti alla clientela.

Il nostro obiettivo è quello di creare un cerchio della sostenibilità: le operazioni di ogni singolo attore non sono fini a sé stesse, ma sono interconnesse a quelle degli altri attori, sempre più capaci di riconoscere questa attenzione e restituirne il valore.

Siamo certi che la tutela ambientale non possa essere avulsa dal contesto e che una fruizione dei luoghi che preveda l’attuazione di buone pratiche, possa favorire la sensibilità verso la sostenibilità.

La mia esperienza come consulente VIVA, oltre a farmi conoscere delle persone straordinarie e davvero “sostenibili”, non solo mi ha arricchito sotto l’aspetto professionale nella mia attività di enologo, ma ha fatto scattare in me l’esigenza di portare il messaggio della sostenibilità anche contestualmente alla mia presidenza dell’Area Marina Protetta e nelle mie azioni quotidiane.

VIVA la Sostenibilità!

 

Leone Cantarini

leone.cantarini@gmail.com

Enologo e Presidente Area Marina Protetta Torre del Cerrano


 

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