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VIVA… in sorsi!

Pubblicata da Opera il 28/10/2020

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il programma VIVA offre alle aziende del mondo del vino che vi aderiscono l'opportunità di misurare le proprie prestazioni di sostenibilità attraverso il calcolo di quattro indicatori (ARIA, ACQUA, VIGNETO e TERRITORIO), relativamente ad una data vendemmia o ad un dato anno solare. Ma non è tutto. Alle aziende è richiesto di mettere in campo delle azioni concrete per migliorare le proprie prestazioni laddove dalle analisi condotte emergano delle aree che presentino particolari criticità o di maggiore impatto.

E’ per questa ragione che le aziende sono tenute a presentare, unitamente agli studi di ogni singolo indicatore, un Piano di Miglioramento, vale a dire un documento in cui è sottoscritto l'impegno dell'azienda a mettere in atto interventi concreti e fattibili dal punto di vista tecnico-economico, mirati a ridurre o talvolta risolvere le criticità emerse in fase di analisi. In sostanza, per ogni criticità individuata, emersa dallo studio, l'azienda propone una o più azioni da mettere in atto per trattare tale criticità ed allo stesso tempo individua quali saranno le evidenze oggettive da produrre per attestare la realizzazione degli interventi programmati.

L’azienda che aderisce a VIVA è tenuta ad impegnarsi concretamente nel migliorare le proprie prestazioni di sostenibilità. Per questo motivo, è stato posto l’obbligo per le aziende di realizzare almeno uno degli interventi programmati nel Piano di Miglioramento, ai fini dell’ottenimento del rinnovo della certificazione, entro i due anni dal rilascio dell’etichetta VIVA.

Dall’esperienza maturata fino ad ora, è evidente che un Piano di Miglioramento ben elaborato e coerente con i risultati degli studi può rappresentare senza dubbio un elemento di importanza strategica per la valorizzazione e lo sviluppo dell’azienda.

Emanuela Fiorini
Fiorini.emanuela@minambiente.it
MATTM

 

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