IL DATABASE DEI FATTORI DI EMISSIONE

L’indicatore ARIA, sia di Prodotto che di Organizzazione, è la somma delle emissioni di gas a effetto serra per ciascuna fonte di emissione (ad es. consumo di gasolio per il trasporto dei prodotti, produzione del packaging e dei materiali usati in cantina, energia elettrica consumata ecc.). Queste emissioni vengono calcolate come prodotto tra il dato di attività (DA), eventualmente normalizzato e convertito in un'altra unità di misura (UM), e il fattore di emissione specifico di quella attività (FE), in kg CO₂eq/UM.

Emissioni di CO₂eq di DA (kg CO₂eq) = DA (U.M.) x FE (kg CO₂eq/U.M.)

Si specifica che la CO₂ eq (equivalente) si ricava dalla moltiplicazione tra la massa di ciascun gas a effetto serra emesso nel processo preso in considerazione e il suo coefficiente di riscaldamento globale (GWP – Global Warming Potential), per un periodo di 100 anni, fornito dall’IPCC nel quinto rapporto di valutazione (AR5) dell’IPCC pubblicato nel 2013 (Myhre et al., 2013).

Le aziende aderenti al Programma VIVA, per calcolare l’indicatore ARIA devono quindi conoscere i dati di attività (consumi energetici, quantità di materiale acquistato e di rifiuti prodotti ecc.) con la massima precisione possibile e i fattori di emissioni specifici.

Per facilitare il compito d’individuazione e raccolta dei dati di attività – che costituisce la parte più onerosa per le aziende, sia in termini di risorse umane che di tempo – sono state create apposite check list in cui sono elencati i dati e le informazioni necessari al calcolo, e di cui abbiamo già parlato nella scorsa newsletter.

Reperire i fattori di emissione è un compito altrettanto difficile e a volte praticamente impossibile se non si è esperti della materia. Per agevolare questo compito, nell’ambito del Programma VIVA è stata messa a punto una banca dati che raccoglie i fattori di emissione relativi alla filiera vitivinicola che sono stati inseriti direttamente nel software di calcolo. L’uso della banca dati VIVA è obbligatorio ai fini del calcolo dell’indicatore ARIA, soprattutto ai fini della prosecuzione nella strada della sostenibilità e del rinnovo della adesione al Programma VIVA. Infatti, come risulta evidente dalla formula di calcolo riportata sopra, tenendo costante il fattore di emissione FE, una variazione del valore delle emissioni di gas a effetto serra è dovuta esclusivamente ad una analoga variazione del dato di attività DA e questo consente di confrontare l’andamento delle emissioni di gas a effetto serra nel tempo e valutarne gli effettivi miglioramenti.

Per la selezione dei fattori di emissione da inserire nella banca dati VIVA sono state utilizzate principalmente fonti di dati pubbliche, ed in particolare:

• il database ELCD (European reference Life Cycle Database), sviluppato dal Joint Research Centre della Commissione Europea;
• il National Inventory Report 2016 - Italian Greenhouse Gas Inventory, sviluppato da ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Nei casi in cui queste fonti siano state trovate sprovviste delle informazioni necessarie, i fattori di emissione sono stati reperiti da altre pubblicazioni o elaborati dal gruppo di lavoro.

Per valorizzare eventuali scelte strategiche aziendali particolarmente virtuose, volte alla riduzione dell’impronta climatica di uno specifico prodotto o dell’intera produzione vitivinicola, è stata prevista la possibilità di utilizzare fattori di emissione diversi da quelli presenti nella banca dati, allegando uno studio certificato che attesti la validità del fattore di emissione proposto. Usare un fattore di emissione ad hoc è già possibile, ad es., nel caso di utilizzo di energia elettrica certificata 100% rinnovabile, in cui l’azienda può inserire il fattore di emissione del mix energetico rinnovabile utilizzato dalla ditta fornitrice e presente nell’attestazione rilasciata da essa.

Stefania Grillo
Grillo.Stefania@minambiente.it
MiTE