News

Misura e miglioramento - elementi assolutamente indispensabili quando si parla di sostenibilità

Pubblicata da Opera il 05/08/2021

Galileo diceva: “misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è”, a dimostrazione dell’importanza di riuscire a parametrizzare anche i concetti più complessi e a trasmettere le informazioni in modo sintetico, chiaro e standardizzato.

Il Programma VIVA ha fatto sua questa filosofia fin dall’inizio e rappresenta l’unico standard pubblico nazionale per la misura e il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità nel settore vitivinicolo che da sempre punta sull’importanza della misura della sostenibilità per dare concretezza e robustezza alle affermazioni che si fanno in quest’ambito, perché spesso quando si parla di sostenibilità, per la complessità di concetti che racchiude questa parola, è facile perdersi in affermazioni generiche e fumose.

La filosofia di VIVA, che punta su un percorso virtuoso di miglioramento continuo di cui le aziende sono gli attori principali, viene sempre più riconosciuta a livello internazionale sia dal punto di vista scientifico, con la recente pubblicazione di due articoli che riguardano l’indicatore Aria e l’indicatore Territorio, che dal punto di vista commerciale: nei futuri tender promossi dai monopoli svedesi, finlandesi e norvegesi sarà riconosciuta a tutti gli effetti la certificazione VIVA. 

Il programma VIVA misura le prestazioni di sostenibilità di aziende e prodotti attraverso il calcolo di quattro indicatori, selezionati come maggiormente rappresentativi della produzione del vino, ovvero ARIA (impronta di carbonio, conforme alle ISO 14067:2018 di Prodotto e 14064:2018 di Organizzazione), ACQUA (impronta idrica, conforme alla ISO 14046:2014), VIGNETO (impatto su suolo e riserve idriche della gestione agronomica dei vigneti) e TERRITORIO (analisi del legame tra i vino e il suo territorio). Per l’analisi di ciascun indicatore sono stati sviluppati disciplinari tecnici e software di calcolo per garantire la standardizzazione del processo e il confronto degli impatti nel tempo e i relativi miglioramenti che le aziende mettono in campo in base ai risultati dell’analisi degli indicatori. Inoltre, la misura degli indicatori di sostenibilità rappresenta il dato concreto di partenza su cui basare la propria azione di miglioramento continuo, individuando le misure che riducono gli effetti negativi della produzione vitivinicola sull’ecosistema e impegnandosi ad attuarle.

Rispetto ai tanti schemi di certificazione di sostenibilità oggi presenti sul mercato, VIVA si caratterizza inoltre per l'inclusione nell'analisi dell'intera filiera vitivinicola e, non meno importante, per il riconoscimento del Ministero della Transizione Ecologica. Tutto ciò fa di VIVA una certificazione di sostenibilità innovativa e scientificamente solida, in linea con le aspettative del mercato.

A livello internazionale, con molto orgoglio vediamo riconosciuto l’impegno profuso dalle aziende che da sempre hanno creduto nel Programma VIVA come testimonia lo straordinario riconoscimento conferito all’azienda Tasca D’Almerita, una della 9 aziende pilota che ha contribuito alla costituzione del Programma VIVA e alla diffusione della sua filosofia sul territorio siciliano, riconosciuta come una tra le 24 cantine al mondo e le 3 italiane a ricevere il "Robert Parker Green Emblem 2021". Tasca D’Almerita, infatti, secondo Robert Parker, ha dimostrato sforzi straordinari nella ricerca di pratiche agricole ed enologiche virtuose nella protezione ambientale a lungo termine e nella tutela della biodiversità. Pratiche dovute soprattutto all’adesione dell’azienda a partire fin dal 2011 al programma VIVA come si evince dalle parole di Alberto Tasca, CEO dell'azienda, che sottolineano, ancora una volta l’importanza della misurazione e di un approccio basato sui tre pilastri della sostenibilità: “Tutto nasce dall'esigenza di acquisire consapevolezza tramite misurazione, ossia sapere esattamente che effetto ha ogni azione che compiamo in vigna, in cantina e in e in generale in tutta l'organizzazione. Il nostro programma si spinge oltre gli aspetti prettamente legati alla produzione enologica e guarda anche alla complessità delle ricadute socioculturali sul territorio".

A livello nazionale, abbiamo registrato, con enorme soddisfazione, l’incremento continuo della partecipazione al programma VIVA di tutte le aziende del settore vino: vitivinicole, trasformatrici, cantine sociali, consorzi e cooperative, imbottigliatrici. Incremento che ha raggiunto il suo picco proprio quest’anno a testimonianza che nel difficile periodo che stiamo vivendo tutti, e ancor di più le aziende, la sostenibilità è percepita come l’unica possibilità per ripartire, un segnale molto importante, sia di coraggio che di fiducia nel futuro.

VIVA coinvolge sul territorio nazionale migliaia di stakeholder tra aziende, consulenti, enti di verifica, operatori del settore vitivinicolo, accademici, sommelier, studenti. Attraverso i corsi di formazione VIVA “per operatori in sostenibilità” sono incrementate le professionalità che rientrano nei green jobs.

Infine, ma non meno importante, Il 23 giugno 2021 il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha diramato il Decreto dipartimentale, recante “Costituzione del comitato della sostenibilità vitivinicola – articolo 224 ter, legge 18 luglio 2020, n. 77”, uno dei tre atti amministrativi che conducono alla piena operatività del sistema di certificazione della sostenibilità dei vini promosso dal MIPAAF. Il Decreto evidenzia l’importanza del programma VIVA, dalla cui esperienza trae ispirazione il nascente standard.

Ci preme sottolineare che gli esperti del Programma VIVA, insieme ai rappresentanti dei migliori sistemi di certificazione e di autovalutazione a livello nazionale, sono stati coinvolti fin dall’inizio nella definizione dei requisiti di sostenibilità base condivisi, dei quali si sostanzierà  il nuovo standard, pertanto le aziende VIVA vedranno riconosciuto il percorso di sostenibilità intrapreso in questi anni. In quest’ottica lo standard rappresenterà un primo step comune sul quale “agganciare” progetti più complessi, ovvero standard già esistenti come VIVA ed Equalitas, che prevedono la misura delle prestazioni di sostenibilità attraverso l’utilizzo di specifici indicatori oltre che una certificazione anche di prodotto.

 

Il Team VIVA

Realizzazione Software: Informatica Ambientale srl - Gestione Grafica: Ovis Nigra